Se è vero che in lingua inglese questa parola può racchiudere molti significati (tra cui trasportino, cuccia, ma anche canile o allevamento), nel nostro paese il kennel è chiamato principalmente quel contenitore forato con lo sportellino che utilizziamo per trasportare il cane (ma anche il gatto o altri piccoli animali) in auto. Particolarmente adatto per limitare il rischio in caso di incidenti stradali, purtroppo è ancora poco sfruttato per quanto riguarda la vita di tutti i giorni. Questo strumento infatti, è utilissimo in molte altre situazioni, in particolar modo per cani molto timidi o a rischio di reazioni aggressive in tutti quei contesti pubblici dove si rischia il contatto stretto con altri cani o persone.
Può essere utilizzato in casa e lasciato aperto, così che il cane possa usarlo come sua personale “isola felice”, oppure per invitarlo ad entrare qualora si abbiano ospiti intimoriti dalla sua presenza, o che lui stesso non gradisce. Può altresì essere sfruttato in tutti quei contesti dove il cane rischia di stressarsi stando a lungo in compagnia (sala d’aspetto del veterinario, mostre canine, gare sportive, sala d’attesa toelettatura, mezzi pubblici, etc.).
Insomma, è sufficiente abituare il cane fin da cucciolo ad entrarvi autonomamente e rimanerci per tutto il tempo che lo desidera (inizialmente terremo lo sportellino sempre aperto) e attenzione a non usarlo mai e poi mai come punizione! Si rischia di perdere tutto l’aspetto educativo positivo che siamo riusciti a dargli fino ad ora.
E’ molto semplice. Innanzitutto non dovete mai obbligarlo per nessuna ragione. Lasciate la porta del trasportino aperta, ogni tanto lanciateci dentro un biscottino gustoso, prima sul bordo e poi sempre di più all’interno. Vanno benissimo anche un gioco o una pallina se il cane li preferisce! Se il cane si avvicina al kennel, lo tocca o anche semplicemente lo guarda, premiatelo subito! Stessa cosa dovrete fare quando inizierà ad entrarci dentro. Mi raccomando concedetegli il tempo che gli serve, non abbiate fretta! Quando ci entrerà con naturalezza, aumenterete il tempo di permanenza di volta in volta. Nel frattempo potete aggiungere un comando vocale (ad esempio, “kennel!”) subito prima di quello gestuale; in poco tempo il nostro amico imparerà ad associarli. Una volta che si sarà messo tranquillo nella gabbietta, sedetevi con lui, accarezzatelo e fatelo sentire a suo agio. Avete appena fatto qualcosa di cui in futuro sarete orgogliosi, appena vi sarete resi conto di quanto è utile!