Molte scelte ho fatto nella vita, affinché la mia anima non venisse deviata, traviata, allontanata da ciò che era per essa indispensabile; ho scelto quindi di non vendere cani, di rendere piacevoli le sedute di toelettatura, di non costringere l’arcano compagno in campetti finti con erba trapiantata e surrogati di ostacoli che si trovano in natura.
Non discrimino chi ha scelto di vendere “carne viva”, spesso venduta a caro prezzo e neanche di ottima qualità, che molte volte affronta impensabili tragitti, di frequente non riuscendo ad arrivare alla cuccetta morbida comprata settimane prima. Come a una borsa costosa si è già trovato il posto nell’armadio, poco importa se la griffe non è autentica, basta che sia quantomeno simile e che la marca sia ben visibile.
Non sei più il fedele compagno con cui cacciavamo e dividevamo il bottino, il quale difendeva nelle lunghe e fredde notti l’accesso alla caverna, allarmando e lottando a costo della vita.
Eravamo fratelli, camerati, intimi, indispensabili l’uno per l’altro.
Oggi sei uno status per alcuni, altri credono tu sia un nano da giardino, e per altri ancora sei un invisibile, che pur non esistendo sporca e puzza.
All’interno della toelettatura ho visto cose incredibili: cani immobilizzati dai nodi, cani impossibilitati a camminare o ai quali non si intravedeva un centimetro di pelle poiché ricoperti totalmente da parassiti; soggetti non abituati alla positività del contatto con l’uomo spesso terrorizzati e talvolta aggressivi.
Di fronte a queste creature io chiedo perdono, vergognandomi del mio genere umano. Sempre ho cercato di guadagnarmi la loro fiducia facendo tutto ciò che per me era umanamente possibile, ripulendoli al meglio, rendendoli dignità.
C’è chi sostiene che la toelettatura sia innaturale e da un certo punto di vista può essere vero, ma anche Maltesi, Shih-tzu, Barboni e Terranova non sono del tutto naturali, sono frutto di una selezione umana, che li ha distanziati dal lupo, l’antico predecessore, rendendoli dipendenti dal loro ideatore, l’uomo.
Sicuramente le strumentazioni utilizzate all’interno delle toelette sono artificiali, ma l’azione detta grooming non lo è, anzi! E’ tipica di tutti o quasi i mammiferi terrestri , fatta eccezione per alcuni bipedi. L’autogrooming concerne nella pulizia del proprio corpo, mentre l’allogrooming viene effettuata da un individuo su un soggetto della stessa specie: ciò serve a rafforzare i legami, oltre che a mantenere pulite zone del corpo difficilmente raggiungibili autonomamente. Nei primati l’allogrooming viene definito un comportamento altruistico, serve inoltre a ridurre lo stress. Quindi la toelettatura effettuata dal proprietario sul proprio cane può e deve essere definita un normale comportamento tipico di animali sociali, che ripongono fiducia l’uno nei confronti dell’altro e che compiono un’azione che determinerà benefici all’interno del gruppo sociale, come ridurre miasmi (i cattivi odori in gergo tecnico, ndr) e migliorare la qualità della vita del cane.
Spero che tutto ciò ci possa far riflettere su quanto spesso con i cani e gli animali in generale, sia più importante imparare che insegnare.
Nonostante io abbia affrontato un duro percorso di studi (e i più significativi non sono stati quelli accademici) che mi ha portata ad ottenere il titolo professionale di educatrice cinofila, io non educo cani, sono stata educata da loro e non ho ancora intenzione di smettere.
Mi hanno insegnato le dinamiche di gruppo come l’amicizia, la comprensione, il rispetto. Hanno ricongiunto le sponde degli argini separati dal fiume delle disuguaglianze, facendomi notare che l’acqua all’interno veniva agitata dalla stessa corrente.
Sicuramente posso insegnare loro il bon ton, ma ha rilevanza di fronte a questo? Oggi probabilmente sì, in una società dove strutture e processi si scontrano, dove spesso apparire e avere contano più di essere, temo di sì.
2 Comments
Bellissimo e verissimo….l’ho letto tutto di un fiato….ma lo salvo per poterlo leggere con più calma…e riflettere quante verità ci sono…..bello!!!!!
Ciao Antonella, grazie per il tuo commento! Anch’io apprezzo il modo che Scighei ha di raccontare i cani, così magico e poetico…spero di poter pubblicare presto altri suoi articoli…continua a seguirci, un abbraccio!